
Un (abbastanza) famoso critico di cinema svedese ha affermato che Sex and the City è un film che riporta indietro il femminismo, stereotipa la donna e rende stupidi. In più ha suggerito che le donne a cui piace il film dovrebbero prendere la metà degli stipendi degli uomini, prendendo in giro la battaglia delle femministe per parità tra i sessi.
L'unica cosa che mi viene da pensare è che gli uomini sono così tanto minacciate dalle donne moderne che devono sentirsi obbligati a opporsi perfino contro i nostri gusti in fatto di cinema?
Credo che Sex and the City sia un film che diverte, attrae, commuove, ma fa anche ridere, piangere e pensare. Il critico svedese sostiene che il film promuove una cultura dove la donna è schiava del materialismo, dove l'unica cosa che importa è avere la borsa di Louis Vuitton. E allora cosa ha da dire dei film di James Bond, dove l'auto supertecnologica e i gadget ipermoderni sono sempre in primo piano? Un uomo con la Lamborghini è uno che è riuscito nella vita, una donna con una borsa di Hermès è una spendacciona ed egoista. Questo stereotipo provviene da tempi quando gli unici soldi che una donna aveva da spendere fossero quelli del marito, però adesso che noi lavoriamo quanto loro (se non di più), credo che ci siamo meritate il diritto di spendere i nostri soldi come ci pare e piace. E il femminismo sta proprio lì: nella possibilità di scegliere. Mentre Charlotte, eterna romantica e sognatrice, cerca il matrimonio p

erfetto, Samantha non ha bisogno nè di figli nè di un marito. Sex and the City racconta la libertà della donna, ma sopratutto l'amicizia (uno dei capisaldi del telefilm) tra donne;cosa rara oggi
che siamo tanto competitive.Perciò criticoni uomini, lasciateci stare. Noi non vi tocchiamo l'incredibile Hulk (vogliamo parlare di stereotipi???) e guai a chi ci tocca Carrie e le sue amiche. Con o senza la borsa Vuitton.
perfetto
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